MARCATORI: Bega al 50' pt, Diamanti al 43' st
BRESCIA (4-1-4-1): Arcari; Martinez, Zoboli (dal 26' st Mareco), Bega 7, Berardi; Cordova; Diamanti, Filippini, Konè, Eder (dal 30' pt Lanzafame); Caracciolo (dal 20' st Possanzini). (A disp.: Leali, Zebina, Vass, Zambelli). All.: Beretta.
PARMA (4-3-3): Mirante; Zaccardo, Paci, Lucarelli, Gobbi; Candreva, Morrone, Valiani (dal 33' st Angelo); Palladino (dal 37' st Bojinov), Crespo (dal 36' pt Paletta), Giovinco. (A disp.: Pavarini, Galloppa, Calvo, Modesto). All.: Marino.
ARBITRO: Bergonzi di Genova
NOTE: giornata fredda, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 10 mila circa. Espulso: 29' pt Paci (P) dopo un intervento su Eder lanciato a rete. Ammoniti: Candreva (P), Diamanti (B), Lanzafame (B), Morrone (P), Giovinco (P), Lucarelli (P). Angoli: 5-5. Recupero: 3'+2'; 3'.
BRESCIA, 16 gennaio 2011 - Storia, agli antipodi, di due difensori centrali: uno che fa gol in campionato dopo 5 anni di astinenza, e l'altro che si fa espellere lasciando in dieci la propria squadra per oltre un'ora. Francesco Bega e Massimo Paci, di mestiere stopper, hanno deciso nel bene e nel male la partita. Il primo segnando nel recupero, già scaduto, del primo tempo; il secondo quando, al 28', ha azzoppato (letteralmente) Eder, lanciato a rete, con un fallaccio, meritandosi il rosso. Episodi che, aggiunti alla perla di Diamanti nel finale, hanno dato al Brescia una fondamentale vittoria sul Parma per 2-0.
paci spezza l'equilibrio — Non che i lombardi abbiano demeritato, quando parliamo solo di episodi: tutt'altro. Certo, la superiorità numerica dei padroni di casa è stata un fattore. Fino all'espulsione di Paci, infatti, la gara era stata equilibrata, oltre che divertente: due punte e mezzo da una parte, idem dall'altra. Buone occasioni, attacchi spuntati. Eder, che provoca il rosso al difensore, in precedenza si era divorato l'1-0 sbagliando un tocco facile da dentro l'area: uscito lui, con Lanzafame si è visto un Brescia migliore, con l'ex juventino e Diamanti bravi a ripiegare e, contemporaneamente, ad assistere Caracciolo.
corsi e ricorsi — Di fatto l'episodio della cacciata di Paci si riverbera anche sul gol di Bega, perché vengono dati 4' di recupero nel primo tempo. Certo, il tiro del difensore parte quando è già in corso il 50° minuto, ma l'azione da cui si genera è avvolgente e continuata; quindi non interromperla non era stato scandaloso. Poi il jolly resta tale, perché Bega non segnava in Serie A dal 14 dicembre 2005; da un Palermo-Cagliari 2-2 in cui l'attuale difensore del Brescia aveva raddrizzato una partita sbloccata, guarda un po', dal suo attuale compagno di squadra, Caracciolo. Che allora giocava tra i rosanero siciliani.
paura brescia — La tranquillità, comunque, non è di casa a Brescia. La gestione del risultato, insegna la storia recente, non è tra le caratteristiche principali dell'undici di Beretta; giusto una settimana fa la Fiorentina aveva rimontato due gol ai lombardi, vincendo al Franchi. Così, anche stavolta, nonostante la superiorità numerica, la paura dilaga. Il Parma, senza strafare (e senza tirare mai in porta), costringe il Brescia sulla difensiva. Senza la boa Crespo, sacrificata per riordinare la difesa con Paletta, prevale l'agilità di Palladino e Giovinco. Ma, come detto, di tiri in porta manco l'ombra.
diamanti tuttofare — Il massimo sforzo dei gialloblù serve solo a provarne il fisico. Per almeno un quarto d'ora nella ripresa, però, dalle parti di Arcari (sostituto dell'infortunato Sereni), oltre ai palloni volano le streghe. Togliendo anche Caracciolo, Beretta rinuncia a un uomo che sappia tenere palla; cosa che non è Possanzini. Per fortuna del Brescia c'è un Diamanti tuttofare: il toscano torna in copertura e quando può esplode il suo sinistro. Dopo un paio di tentativi a salve, arriva il colpo vincente, a cinque minuti dal fischio finale. Il 2-0 tranquillizza tutti e vista la sconfitta del Cesena al Rigamonti si può tornare a sperare.
Fonte : www.gazzetta.it
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